Ieri, sabato 9 aprile, è stata aperta al pubblico, a Roma, negli spazi espositivi dell’Auditorium Parco della Musica (AuditoriumGarage) la mostra Vittorio Gassman. Il centenario, esposizione a cura di Alessandro Nicosia, Diletta d’Andrea Gassmann e Alessandro Gassmann, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare e promossa dagli eredi Gassman e dalla Fondazione Musica per Roma, con l’apporto determinante dell’Archivio Luce e di Cinecittà. Un omaggio ad uno degli ultimi grandi attori italiani, estremamente carismatico in virtù della suggestiva combinazione fra una pulsante corporalità ed una forte istintualità comunicativa, capace di alternare, con geniale ed estrema versatilità, ruoli intensamente drammatici, in particolare a teatro, ad altri, dalle tante, notevoli, sfaccettature, riduttivo definirli “comici”, che gli hanno permesso di entrare a far parte della schiera dei grandi della commedia all’italiana propriamente detta, insieme ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi, senza dimenticare nel novero meravigliose interpreti femminili quali Monica Vitti o Franca Valeri. All’interno degli oltre 1.000 metri quadri espositivi, la mostra si articola in quattro sezioni (Il cinema, La televisione, La poesia, La scrittura), ripercorrendo attraverso materiali privati inediti e testimonianze professionali, immagini e materiali audiovisivi di prima mano, curiosità e oggetti personali, l’intera parabola umana e artistica di Gassman, raccontandone nei dettagli la sua carriera, la famiglia, le donne, i figli, le utopie, i premi, i trionfi e le criticità, mai nascoste ma vissute dall’attore come tappe, sia pure dolorose, del proprio percorso.
La mostra, visitabile fino a mercoledì 29 giugno, delinea dunque il racconto di questo grande artista, partendo dai momenti più importanti della sua vita privata, attraverso foto inedite e numerosissimi oggetti, per proseguire con il teatro, dove vengono presentate diverse importanti pièce a fare da guida nella sua immensa attività al riguardo. Tra i tanti materiali di scena, primo fra tutti il grande cavallo di legno di Mario Ceroli realizzato per il memorabile Riccardo III di Luca Ronconi. Ecco poi, culmine della sezione dedicata al cinema, dove il visitatore, in virtù di immagini e tanti oggetti, può ripercorrere le tappe più significative di una carriera lunga 130 film, la mitica auto Lancia Aurelia B24S Convertibile dal film Il sorpasso (Dino Risi, 1962), con la possibilità di sentire il suo inconfondibile clacson risuonare con le immagini che scorreranno dietro, facendo rivivere i momenti più significativi della citata pellicola, che quest’anno compie 60 anni.
La mostra Vittorio Gassman. Il centenario è quindi ricca di foto, oggetti, costumi, copioni, video, filmati, bozzetti, documenti e tanti materiali provenienti dall’Archivio Storico Luce e dal Centro Sperimentale di Cinematografia che sostengono il progetto, con la collaborazione di Rai, Zètema e Terna e la partecipazione di tutti i familiari di Gassman, impreziosita da numerosi prestiti istituzionali e privati dell’Accademia Silvio d’Amico e dell’Archivio Centrale dello Stato. Dopo Roma sarà ospitata a Genova, città natale di Gassman, nella prestigiosa sede di Palazzo Ducale, e vi sono lavori in corso con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione per la promozione della cultura e della lingua italiana per portarla, grazie ad Ambasciate e Istituti di Cultura, nelle città dove Gassman aveva trionfato nella sua straordinaria carriera, come, fra le tante, Buenos Aires, New York, Parigi, riportando alla memoria la storia, personale e artistica, di un attore che ha permeato il cinema della sua forte personalità, conciliando l’irruente ego con una geniale e vitale poliedricità. (Fonte parziale: sito di Cinecittà)
L’ha ripubblicato su Lumière e i suoi fratelli.
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