Dopo essere stata ospitata, causa l’incedere della pandemia, a Bologna (Il cinema ritrovato, agosto 2020) e al centro storico di Venezia (lo scorso anno), la sezione Venezia Classici torna nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (79ma edizione, 31 agosto –10 settembre), così come farà ritorno anche la Giuria, presieduta dal regista Giulio Base e composta da studenti dei corsi di cinema delle università italiane, che, per il nono anno, assegnerà il Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato; i 21 studenti che l’andranno a comporre, ognuno indicato dai docenti dei diversi corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, potranno altresì premiare il miglior documentario sul cinema presentato all’interno della Sezione, che dal 2012 presenta alla Mostra, in anteprima mondiale, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Federico Gironi, Venezia Classici presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. Il ritorno della sezione al Lido avviene in un anno nel quale si festeggiano importanti ricorrenze cinematografiche, che Venezia Classici non poteva esimersi dal celebrare, come i centenari di Pier Paolo Pasolini, con il restauro di Teorema, di Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, ricordati con i restauri di La marcia su Roma e La voglia matta, titolo quest’ultimo che permette di celebrare anche il centenario della nascita del regista Luciano Salce e di ricordare Catherine Spaak, scomparsa di recente.
Non si poteva poi non rendere omaggio alla grandissima Monica Vitti, con il restauro di uno dei suoi film meno noti, ma da lei più amati: Teresa la ladra, diretto dall’allora suo compagno di vita Carlo Di Palma. Tre sono i titoli del programma 2022 di Venezia Classici provenienti dagli Stati Uniti (Cavalcata di Frank Lloyd, The Black Cat di Edgar Ulmer e I conquistatori di Jacques Tourneur), e altrettanti arrivano dal Giappone (Una gallina nel vento di Yasujiro Ozu, Il profondo desiderio degli dei di Shohei Imamura e La farfalla sul mirino di Seijun Suzuki). Il giro del mondo del cinema di Venezia Classici toccherà poi l’India con I giocatori di scacchi di Satyajit Ray, la Francia di Mes petites amoureuses di Jean Eustache e di Le strane licenze del caporale Dupont, penultimo film di Jean Renoir, la Taiwan di A Confucian Confusion di Edward Yang, l’Inghilterra de I misteri del giardino di Compton House di Peter Greenaway, il Tagikistan di Bratan, sorprendente esordio alla regia di Bakhtyar Khudojnazarov, e la Repubblica Ceca di L’orecchio di Karel Kachyňa. Completa il programma l’erotico Therese and Isabelle di Radley Metzger, proveniente dalla personale collezione di B-movie di Nicolas Winding Refn, che lo ha recentemente restaurato e sarà alla Mostra per presentarlo. A completamento della sezione Venezia Classici, verrà presentata una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori, il cui programma sarà annunciato nel corso della conferenza stampa del 26 luglio. Di seguito, i titoli in cartellone. (Fonte: sito della Biennale di Venezia)
Teresa la ladra (Carlo Di Palma, Italia, 1973, 125’, colore, restauro Cineteca Nazionale). Mes petites amoureuses ( Jean Eustache, Francia, 1974, 123’, colore, restauro: Les films du losange). The Draughtsman’s Contract (I misteri del giardino di Compton House, Peter Greenaway, UK, 1982, 104’, colore, restauro BFI National Archive). Kamigami no fukaki yokubo (Il profondo desiderio degli dei, Shôhei Imamura, Giappone, 1968, 173’, colore, restauro Nikkatsu). Ucho (L’orecchio, Karel Kachyna, Cecoslovacchia, 1969, 97’, b/n, restauro Národní Filmový Archiv / National Film Archive). Bratan (Fratello, Bakhtyar Khudojnazarov, URSS, 1991, 97’, b/n, restauro Veit Helmer-Filmproduktion). Cavalcade (Frank Lloyd, USA, 1933, 112’, b/n, restauro The Film Foundation/ Walt Disney Pictures). Therese and Isabelle (Radley Metzger, Francia, Usa, Germania, Paesi Bassi, 1968, 119’, b/n, restauro NWR-Denmark / Cinema Preservation Alliance-U.S.).
Kaze no naka no mendori (Una gallina nel vento, Yasujirô Ozu, Giappone, 1948, 84’, b/n, restauro Shochiku). Teorema (Pier Paolo Pasolini, Italia, 1968, 98’, colore, restauro Cineteca di Bologna). Shatranj ke khilari (I giocatori di scacchi, Satyajit Ray, India, 1977, 129’, colore, restauro The National Film Archive Of India). Le caporal épinglé (Jean Renoir, Francia, 1962, 107’, b/n, restauro Studiocanal). La marcia su Roma, Dino Risi, Italia, 1962, 94’, b/n, restauro Cineteca Nazionale). La voglia matta (Luciano Salce, Italia, 1962, 110’, b/n, restauro Cineteca Nazionale). Koroshi no rakuin (La farfalla sul mirino, seijun Suzuki, Giappone, 1967, 91’, b/n, restauro Nikkatsu). Canyon Passage (Jacques Tourneur, USA, 1946, 92’, colore, restauro Universal Pictures / The Film Foundation). The Black Cat (Edgar G. Ulmer, USA, 1934, 65’, b/n, restauro Universal Pictures). Duli shidai (A Confucian Confusion, Edward Yang, Taiwan, 1994, 128’, colore, restauro Taiwan Film And Audiovisual Institute).
L’ha ripubblicato su Lumière e i suoi fratelli.
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